Caratterizzazioni siti inquinati
Il primo obiettivo è quello di distinguere i siti che possono essere trattati con interventi da realizzarsi nel medio-lungo periodo, dai siti che necessitano una iniziativa immediata di bonifica ambientale. Gli elementi di riferimento per la valutazione del rischio sono: sorgente, ovvero le caratteristiche specifiche chimico-fisiche della fonte inquinante, la trasmettività, ovvero i possibili canali di trasmissione o i punti di contatto che possano generare contaminazione, il bersaglio, ovvero l’oggetto (comunità antropiche, falda, altri elementi rilevanti dal punto di vista idrogeologico, terreni, biocenosi, flora, fauna, ittiofauna, eccetera) potenzialmente interessato dall’evento inquinante.
Bisogna sottolineare che quando si parla di rischio, occorre porre una distinzione tra rischio assoluto e rischio relativo. Il primo costituisce una caratteristica intrinseca del sito, considerato in modo isolato, in base alle eventuali alterazioni che lo stesso produce sull’ecosistema circostante.
La determinazione del rischio relativo è, invece finalizzata ad un confronto tra più siti potenzialmente contaminati per individuare quelli a maggiore impatto ambientale.
Successivamente all’individuazione del tipo di rischio viene programmato e applicato l’intervento di bonifica.